Napoli Velata, mille sfaccettature ma un solo significato: il regista Ferzan Ozpetek lo ha svelato solo ora
Il capolavoro firmato e diretto da Ferzan Ozpetk nasconde un significato mai rivelato prima: ecco le curiosità e i dettagli
Uno dei registi che con la sua voce, il suo sguardo semplice ma profondo riesce ad avere occhio critico circa alcune situazioni della vita reale, puntando sulla semplicità delle relazioni sentimentali è proprio il famosissimo regista Ferzan Ozpetek.
Originario di Istambul, grazie alla sua professionalità e al suo essere un portento di idee, ha dato voce ad un film che ha segnato per sempre la sua filmografia, lasciando in sospeso diversi spettatori curiosi di scoprire cosa nasconde il suo sguardo filmico: stiamo parlando del capolavoro dei capolavori, Napoli Velata. Il film che ha visto come protagonisti Alessandro Borghi e Giovanna Mezzogiorno, lascia delle porte aperte che non vengono chiarite dal regista affinché la mente dello spettatore sia sempre vigile e riesca, soprattutto, ad essere catapultato nelle emozioni.
Il film si apre con la scena della protagonista che spara un uomo che si intuisce essere il marito, la bambina esce per osservare cosa fosse accaduto e alla donna in questione le cade la pistola tra le mani. La sequenza che colpisce è quella successiva, dove si vede il classico parto maschile presso la casa della zia della protagonista , Adele, dove avverrà il famosissimo incontro tra i due protagonisti. Dopo una notte di passione, i due si daranno appuntamento alle ore 18.00 dinnanzi il Museo Archeologico, ma Andrea non arriverà mai.
Ignara di ogni cosa, la bella Adriana che di professione fa il medico legale, sostituisce la sua amica e analizza il corpo, scoprendo che il cadavere indossa gli stessi vestiti di quando lo ha incontrato, senza scarpe ma soprattutto è senza occhi. Ed è proprio qui la chiave di lettura del film e del significato che si cela dietro lo sguardo e l’importanza degli occhi.
Napoli Velata, il significato segreto del film: ecco la verità che trapela al pubblico
Mostrare il corpo di Andrea senza occhi è davvero una scelta stilistica che rispecchia la personalità di Ferzan Ozpetek che, con quell’atto va a sgretolare i significati circa l’importanza dello sguardo e di quello che possiamo visualizzare guardando gli altri, la società e quello che concerne la nostra vita quotidiana
Nel film, infatti, quando Adriana nel suo immaginario pensa di aver ritrovato uno pseudo gemello della vittima di cui si era innamorata, questo le regala un oggetto metallico a forma di occhio su cui ci dobbiamo soffermare; questo accessorio porta fortuna va a definire un messaggio; molte volte pensiamo di guardare la realtà soffermandoci su alcuni gesti, in realtà quello che viene fuori è solo lo sguardo e l’importanza che NOI tendiamo a dare verso quella determinata cosa o situazione che sia.
Napoli Velata, le curiosità sulla morte di Andrea: chi lo ha ucciso?
Molt spettatori, durante il minutaggio della pellicola, sono sempre stati curiosi di scoprire chi ha ucciso effettivamente Andrea. Ferzan Ozpetek sembra non essere affatto interessato a rispondere alla domanda in questione, ma vuole che lo spettatore si concentri sul fatto che un incontro improvviso che ci fa catapultare in emozioni improvvise, potrebbe generare un caos nella nostra anima. Per mantenere viva la curiosità dello spettatore, però, inserisce una serie di sequenze che creano sospetto in due donne, Valeria e Ludovica per via di una maschera scomparsa, per il quale il protagonista sembra essere ucciso (Andrea era un sommozzatore, capace di ritrovare meraviglie che si trovano nel mare).