C’era una volta in Buthan, il retroscena di questo film è inedito: ecco cosa nasconde davvero l’opera di Pawo Choyning Dorji
Andate al cinema e non perdetevi assolutamente il bellissimo film C’era una volta in Buthan…
Se siete degli appassionati di film, non dovete assolutamente perdervi il capolavoro uscito da poco nelle sale, C’era una volta in Bhutan.
Questo film stupisce per le atmosfere che racconta e per la fotografia in grado di incantarvi e tenervi inchiodati alla sedia.
La trama è estremamente avvincente e permette di fare una riflessione sociale molto più ampia su quello che noi crediamo essere progresso sociale.
La pellicola è stata diretta da Pawo Choyning Dorji che è riuscito a realizzare un prodotto fantastico, ambientato in questo piccolo posto, ricco di cultura e tradizione.
Ecco il retroscena dietro la pellicola C’era una volta in Buthan
Il retroscena dietro questo bellissimo film è un fatto storico realmente accaduto nel 2006 in Buthan. Infatti, lì il sovrano, dopo aver già rinunciato parzialmente ai suoi poteri assoluti, decise di abdicare in favore del figlio. Il successo aveva l’ingrato compito di organizzare le prime elezioni democratica in modo da diventare una monarchia costituzionale dotata di un parlamento.
Questo cambiamento per quelle terre così legate al mondo rurale era epocale. Soprattutto perché nonostante la forma di governo assoluta, era considerata la società dell’armonia e il paese con il più alto tasso di felicità al mondo. Proprio in vista delle prime elezioni, vengono mandati dei funzionari statali nei vari villaggi per spiegare quali sono i meccanismi elettorali a persone che spesso non conoscono nemmeno la loro data di nascita. Poi vengono anche provate delle simulazioni elettorali, inventando tre partiti contrassegnati con i colori: rosso, blu e giallo.
Cosa succede nel film e perché vederlo
Ognuno di loro si fa baluardo di tre diversi valori, ovvero giustizia, progresso economico e di valori più tradizionali. In questo modo si cerca di semplificare il sistema elettorale per le persone. Eppure, l’introduzione della democrazia in un paese così legato alla tradizione buddista che vive in armonia genera degli effetti veramente comici. Proprio questa decisione, inizia a portare la discordia nel paese. Il resto non ve lo sveliamo, proprio per permettervi di godervi al meglio questo film.
Questa pellicola cinematografica è veramente un capolavoro in grado di raccontare dei sentimenti comuni a tutti gli esseri umani, anche se l’argomento sembra essere un mondo estremamente lontano dalla nostra società. Con la sua ironia tagliente ci permette di riflettere sul concetto di progresso e di ricchezza che permea la nostra società contemporanea. Questo popolo, tra i più felici al mondo, ha costruito un sistema armonioso e semplice che dà a ogni persona la possibilità di vivere in modo dignitoso. Il tentativo di uniformarli inizia a provocare dei cambiamenti nella società che possono avere degli esiti disastrosi.