Processo al male – Hitler e i nazisti: il nuovo documentario Netflix nasconde un segreto
Il nuovo documentario Netflix dal titolo Processo al male – Hitler e i nazisti è stato messo in piattaforma e porta con sé un segreto…
Indagare uno dei periodi più oscuri e abietti della storia dell’umanità è un dovere etico, oltre che una grande necessità storica. Infatti, non ci stancheremo mai di dirlo, la conoscenza del passato è l’unico modo per non far sprofondare in un pericoloso oblio quello che è successo e che ha portato a delle derive catastrofiche la nostra umanità.
Per questo motivo, il nuovo documentario Netflix arriva come una manna dal cielo in un periodo non proprio facile a livello mondiale per i diritti umani e per la salute delle democrazie del globo.
Questo documentario Processo al male – Hitler e i nazisti si intesta l’ingrato compito di scendere in profondità in questa feroce pagina di storia. Il regista Joe Berlinger accende la luce su questo periodo e ne riporta alla luce le verità più terrificanti.
Infatti, la docuserie Netflix si concentra sull’ascesa e la caduta del nazionalsocialismo in Germania ma offre anche degli spunti di riflessione sui pericoli che corre la nostra società odierna se smette di ricordare quello che è successo.
La docuserie Netflix è un piccolo capolavoro
La serie Processo al male – Hitler e i nazisti è fatta con estrema cura e riesce a portare nel mondo dei documentari delle interessanti novità. Per esempio, è stata utilizzata la voce di William L. Shirer, giornalista che per primo ha raccontato l’ascesa del nazismo in Germania.
L’utilizzo della tecnologia è stato fondamentale per simulare la voce del giornalista che porta avanti la narrazione. In questo modo, il racconto riesce a diventare molto più vivo e a dare una grande testimonianza storica.
Il segreto dietro la docuserie Netflix
Una cosa della serie che ci ha lasciato senza parole e che è il segreto della sua capacità di scuotere emotivamente gli spettatori è la colonna sonora. Infatti, sono stati utilizzati tutti brani composti da vittime dell’Olocausto e riarrangiate dai compositori Ira Antelis e Serj Tankian. Questi intramezzi musicali accompagnano la serie e ne sottolineano i momenti più salienti ed è in grado di veicolare in modo sorprendente delle emozioni intense.
La serie si distingue dagli altri prodotti simili per il grande pregio di unire sia l’accuratezza dal punto di vista storico alla semplicità di narrazione che non risulta mai troppo retorica. È chiaro che lo scopo del regista non è solo quello di informare ma anche sensibilizzare e portare le persone a fare una riflessione storica profonda.