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Non mangiare assolutamente questo pollo| Se vedi queste strisce bianche buttalo subito: potresti rischiare la vita

Pollo – Cartoonmag.it – (Fonte Depositphotos)

Attenzione quando acquisti il pollo se ti accorgi di queste strisce bianche buttalo immediatamente. Tutti i dettagli

Il pollo è uno degli alimenti indubbiamente più consumato, considerato da sempre come più sano rispetto alla carne rossa o alle carni processate.

E’ infatti un’ottima fonte di proteine con poco contenuto calorico, indicato soprattutto per chi segue una dieta o comunque vuole mantenersi in forma.

Il pollo inoltre, è  molto versatile poichè può diventare protagonista di diverse ricette alcune anche poco dietetiche come cotolette fritte.

Tuttavia non tutti sanno, che questo alimento nasconde delle insidie riguardanti il modo in cui questo viene prodotto e le condizioni di vita del pollo negli allevamenti intensivi. In questo caso se mangiati, potrebbe causare dei danni alla salute.

Polli affetti da white striping: ecco cos’è

Recentemente si è aperta l’inchiesta avviata da Essere Animali sul “white striping” che colpisce il 90% dei petti di polli venduti da Lidl Italia e che ha destato un grande scalpore nel nostro Paese. Di questo si continua a discutere prendendo in considerazione anche altre marche di polli.

Per fare chiarezza, il white striping è una condizione che si manifesta nei petti di pollo sotto forma di strisce bianche visibili a occhio nudo. Queste strisce rappresentano una miopatia, ovvero una malattia del tessuto muscolare, e sono causate da una crescita rapida e innaturale degli animali. Questo accade quando i polli vengono allevati per raggiungere il peso di macellazione nel minor tempo possibile, le loro cellule muscolari si ingrossano, limitando la circolazione del sangue. Tale processo porta alla formazione di strisce di grasso e accumuli di tessuto fibroso, che indicano infiammazioni muscolari.

Pollo – Cartoonmag.it – (Fonte Depositphotos)

Attenzione, Polli Lidl a rischio e non solo

Dall’inchiesta di Essere Animali, è emerso  come il 90% dei petti di pollo venduti da Lidl Italia presenti il white striping. Lidl ha replicato sostenendo di seguire precisi standard di qualità e benessere animale e che il fenomeno delle strisce bianche è molto limitato nei suoi polli. Nonostante la replica, l’inchiesta ha ovviamente sollevato (ancora una volta) enormi dubbi su quanto avviene realmente negli allevamenti intensivi.

A peggiorare la situazione ci sarebbe il fatto che Il Fatto Alimentare abbia riscontrato una situazione simile sui petti di pollo venduti da Esselunga con le etichette Naturama e Smart. Questi prodotti presentano infatti, in alcuni casi, le stesse strisce bianche. Ad essere esenti dal “white striping” sono solo  i polli venduti con il marchio Esselunga Top, che provengono da razze a lento accrescimento. Inoltre un altro problema molto diffuso sarebbe quello del hock burns in inglese, ovvero lesioni cutanee che colpiscono la parte posteriore delle zampe dei polli, precisamente l’articolazione del garretto. Questa condizione è tipica degli animali che sono soggetti a stress biomeccanico e ambientale, spesso associato a una crescita rapida e a condizioni di allevamento poco idonee. Il nostro consiglio è quello ovviamente di non comprare assolutamente carne da allevamenti intensivi.