Diodato, dal David di Donatello alla scoperta: quello che ha rivelato il cantante lascia esterrefatto il pubblico

Diodato, dal David di Donatello alla scoperta: quello che ha rivelato il cantante lascia esterrefatto il pubblico

Diodato - cartoonmag.it Depositphotos

Diodato
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Diodato ha rivelato alcune novità rispetto alla sua carriera: ecco che cosa ha detto il cantante. 

Antonio Diodato, conosciuto semplicemente come Diodato (Aosta, 30 agosto 1981), è un cantautore italiano, vincitore del Festival di Sanremo 2020 con il brano Fai rumore. Nasce ad Aosta da padre salernitano e madre tarantina e cresce a Taranto.

I suoi primi lavori sono stati realizzati a Stoccolma, dove ha partecipato a una compilation lounge prestando la voce al brano Libiri. Tornato in Italia, si è laureato al DAMS dell’Università degli Studi Roma Tre in cinema, televisione e nuovi media.

Il 1º maggio 2013 si esibisce al concerto del Primo Maggio di Taranto a sostegno del risanamento ambientale, mentre nel settembre seguente partecipa alla colonna sonora del film Anni felici di Daniele Luchetti con una reinterpretazione di Amore che vieni, amore che vai di Fabrizio De André.

Nel dicembre 2013 viene selezionato per partecipare al Festival di Sanremo 2014 nella sezione “Nuove Proposte” con il brano Babilonia. Il 19 e 21 febbraio 2014 quindi è sul palco del Teatro Ariston di Sanremo. Nel febbraio 2020 ha preso parte per la terza volta al Festival di Sanremo, con il brano Fai rumore. Il 9 aprile 2024 il brano Ti muovi è certificato Oro dalla FIMI per aver superato le 50.000 copie vendute.

Diodato e la svolta della sua carriera

In una intervista Diodato si racconta e si parte proprio dalla candidatura ai David di Donatello per ‘La mia terra’.

Ecco come si sente il cantante: “Sono felice. Quest’anno è qualcosa che ha a che fare con il mio vissuto. Con Michele Riondino lottiamo da sempre insieme per provare a raccontare ciò che i tarantini, e non solo, subiscono da tanti anni. Ma anche la bellezza che sopravvive alle scelte scellerate. È una battaglia interiore che mi porto dentro e che poi è molto simile a quella che tanti tarantini vivono da tanto tempo. È una canzone che racconta anche una sorta di viaggio nel tempo perché parte dal mito della fondazione di Taranto per arrivare fino a oggi. Dà anche un messaggio, che un futuro alternativo è possibile”.

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Il suo rapporto con il cinema

“Io ho studiato cinema, mi sono laureato in DAMS. Sono uno spettatore che ama andare al cinema e perdersi nel film. Mi piace emozionarmi insieme ai personaggi, lasciarmi trasportare. Il cinema è un’arte che ti permette di viaggiare dentro te stesso, uscire da una sala molto più arricchito”.

“Forse un giorno sarebbe bello provare a raccontarmi attraverso il cinema. Dei punti di contatto ci sono però al momento è solo un pensiero. Vedremo”.