Novità importante sulle pensioni, è previsto infatti un aumento di 615 euro. Scopri come ottenerlo e tutti i dettagli
Novità importante sulle pensioni, è previsto infatti un aumento di 615 euro. Scopri come ottenerlo e tutti i dettagli
L’argomento pensioni in Italia è al centro dell’attenzione del Governo già da diverso tempo. Negli anni più volte la situazione è stata oggetto di continui cambiamenti e trasformazioni.
In questi giorni è arrivata la conferma sul trattamento minimo di pensione che sale a 615 euro per tutti i pensionati. Da gennaio infatti, l’importo è fissato dalla rivalutazione eccezionale delle pensioni d’importo fino al minimo Inps, prevista al 2,7% dalla legge n. 197 del 29 dicembre 2022 (legge bilancio 2023).
Ad annunciarlo e spiegarlo è l‘Inps nella circolare n. 1 del 2 gennaio 2024 illustrando il rinnovo delle pensioni per il 2024. I nuovi importi sono utili anche ai fini del pensionamento, più facile nel caso di pensione di vecchiaia contributiva.
Capiamo meglio quindi, in cosa consisterà questa rivalutazione speciale e chi potrà usufruire dell’aumento. Nei prossimi paragrafi, tutti i dettagli.
La circolare chiarisce gli importi aggiornati dalla rivalutazione provvisoria 2024, al tasso Istat del 5,4% (la rivalutazione definitiva dell’anno 2023 è stata anticipata a dicembre 2023). La rivalutazione, spiega l’Inps, c’è stata tenendo in considerazione la novità della legge n. 213 del 30 dicembre 2023 (legge bilancio 2024) che ha tagliato la rivalutazione alle pensioni superiori a 10 volte il minimo Inps, ossia 5.679,41 euro: mentre nel 2023 sono state rivalutate al 32% del tasso Istat, quest’anno lo sono al 22%. L’importo pieno di rivalutazione c’è stato, invece, per le pensioni fino a 2.271,76 euro (4 volte il minimo).
La legge di bilancio 2023 ha previsto, per ciascuno degli anni 2023 e 2024, una rivalutazione eccezionale a favore delle pensioni inferiori al minimo: dell’1,5% ai pensionati d’età inferiore a 75 anni e del 6,4% a quelli con almeno 75 anni d’età, per l’anno 2023; del 2,7% a tutti i pensionati, per l’anno 2024. La rivalutazione eccezionale è applicata alla pensione rivalutata in via ordinaria, se inferiore o pari al minimo. Non rientrano nel calcolo le prestazioni: non imponibili (ad esempio, maggiorazione sociale; la c.d. quattordicesima; l’importo aggiuntivo); assistenziali; a carattere facoltativo; di accompagnamento alla pensione. In sostanza, se la pensione risulta superiore al minimo Inps ma inferiore al limite (pari al minimo più rivalutazione eccezionale), l’aumento è comunque attribuito, ma fino a concorrenza del predetto limite.
A «quota 103» è stato ridotto l’importo massimo erogabile di pensione fino a 67 anni d’età, da cinque a quattro volte il minimo, quindi si passa da 2.993 a 2.394 euro mensili (599 euro in meno). Ai lavoratori giovani, ovvero quelli che hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995, perciò rientranti nel regime contributivo, è stato reso più facile l’accesso alla pensione di vecchiaia, che dovranno maturare un importo pari all’assegno sociale e non più a 1,5 volte tale assegno.
A valori correnti 2024, pertanto, significa che si ha diritto al pensionamento se si è maturato una pensione pari a 534,41 euro, non più 801,61 euro. Agli stessi lavoratori, infine, c’è stata una stretta al diritto alla pensione anticipata all’età di 64 anni con 20 anni di contributi: l’importo mensile di pensione maturata deve essere non inferiore a 3 volte l’assegno sociale, cioè 1.603 euro, e non più a 2,8 volte (1.496 euro). Ed è stato introdotto un limite massimo d’importo di pensione erogabile fino a 67 anni, pari a 5 volte il minimo Inps, ossia 2.993 euro.