Vostro figlio deve andare in gita ma non sapete proprio come pagarla? Ecco allora come richiedere i soldi.
La gita scolastica è un momento fondamentale per gli studenti e per la classe in generale. Un momento di ritrovo al di fuori della scuola e al di fuori della routine di tutti i giorni tra compiti, verifiche e interrogazioni. Si tratta di un momento dove insegnanti e compagni di classe si vedono in un contesto totalmente nuovo.
Il viaggio dopotutto è visto come un luogo di apprendimento. Qualcosa che arricchisce le persone che si trovano a stare insieme e stringono nuove relazioni. Molti docenti ritengono che le uscite didattiche sono delle perdite di tempo ma non è vero: un clima più sereno e distensivo crea l’opportunità per imparare molto di più.
Certo non bisogna mai mettere in discussione il momento nel quale si è in aula per ascoltare le lezioni, ma sicuramente va bene anche alternare un po’ per tenere alta la concentrazione.
Solitamente le gite scolastiche si fanno verso la primavera tra il mese di marzo e il mese di maggio quando fa bel tempo e il sole invoglia ad andare in giro e a non rimanere rinchiusi in aula.
Non riuscite a pagare le gite scolastiche? Arriva il bonus che vi permetterà di pagarle a vostro figlio. Fino al 31 maggio potete presentare la domanda per richiedere il famoso bonus.
Il contributo viene stanziato dal ministero dell’istruzione e del merito destinato agli studenti delle scuole di secondo grado. Il contributo in questione viene donato per partecipare ai viaggi d’istruzione.
Ma a quanto ammonta il contributo per le gite scolastiche? Le famiglie che possono presentare la richiesta devono avere un ISEE che non supera i 15 mila euro. Il bonus verrà erogato fino all’esaurimento delle risorse disponibili, che ammontano a 50 milioni di euro. Dovete affrettarvi perché il ministero tiene conto delle domande che vengono presentate in ordine cronologico. Potete compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica perché l’ISEE come abbiamo detto è molto importante per avere il bonus.
Potete farlo attraverso il sito dell’Inps utilizzando il servizio DSU precompilata, oppure recandosi a un Caf o patronato. Una volta che avete avuto la Dichiarazione Sostitutiva Unica allora potete presentare la richiesta accedendo alla Piattaforma Unica inserendo le credenziali SPID, CIE, CNS e/o eIDAS.