Se hai questi contributi potresti andare subito in pensione: la rivoluzione 2024 è nell’aria
Se avete questi contributi allora potete andare in pensione: ecco la rivoluzione nel 2024.
La pensione è una obbligazione che consiste in una rendita vitalizia o temporanea corrisposta a una persona fisica in base a un rapporto giuridico con l’ente o la società che è obbligata a corrisponderla per la tutela del rischio di longevità o di altri rischi (invalidità, inabilità, superstiti, indiretta).
Il sistema pensionistico pubblico (es. in Italia INPS, INPGI, Inarcassa v. enti previdenziali o in Svizzera AVS) è finanziato con l’imposizione fiscale da cui deriva il termine obbligatorio, ossia con l’obbligo di pagare agli enti previdenziali i contributi obbligatori per le assicurazioni obbligatorie.
Esistono diversi schemi pensionistici che si distinguono per le modalità di calcolo dell’importo della pensione, sia per il finanziamento degli enti, nonché per i soggetti che si accollano i rischi finanziari del sistema. Essi sono: schema pensionistico con formula delle rendite predefinita; schema pensionistico con formula della rendita predefinita sulla contribuzione e la crescita e senza patrimonio di previdenza.
La pensione si ha al raggiungimento dei 66 anni e 7 mesi di età oppure contributi per 42 anni e 6 mesi per ottenere la pensione di anzianità; ogni mensilità corrisponde al 71% dello stipendio medio corrisposto durante l’attività lavorativa; 448 euro di pensione sociale, 542 quella con contributi minimi (25 anni).
Ecco quando e come andare in pensione
“Buongiorno, mi chiamo Pietro e sono un ex dipendente di una ditta che fornisce servizi alle aziende. A febbraio, ho perso il mio lavoro a causa di un drastico cambiamento nelle condizioni lavorative, motivo per cui mi sono dimesso. Al momento delle dimissioni, avevo accumulato esattamente 40 anni e 3 mesi di contributi.
Il 10 marzo ho compiuto 66 anni, consapevole che avrei dovuto lavorare fino a 67 anni per avere diritto alla pensione. Ora, mi trovo senza reddito per i prossimi 12 mesi, dato che non lavoro più e non ho diritto alla Naspi, avendo rassegnato le dimissioni volontariamente. Ritenete che io possa avere diritto a qualche prestazione pensionistica?”
I contributi per andare in pensione
Da quest’anno Quota 103 è contributiva. Per coloro che hanno calcolato e maturato i requisiti per l’uscita anticipata flessibile a partire dal 1° gennaio 2024, l’assegno della pensione è calcolato interamente con il nuovo sistema contributivo. Lasciare il lavoro a 62 anni di età con almeno 41 anni di contributi è diventato meno conveniente rispetto allo scorso anno. Il lavoratore che matura i requisiti per uscire con 62 anni di età e 41 di contributi entro fine dicembre è sicuramente penalizzato.
Nel caso in cui decidete di andare in pensione con questa opzione flessibile sappiate che gli anni di lavoro prestati prima del 1996 e quindi i relativi contributi versati passeranno dal sistema retributivo a quello contributivo. Quindi andare in pensione con 41 anni di contributi potrebbe non essere conveniente ma potrebbero ritardare l’uscita aspettando di raggiungere i 42 anni e 10 mesi di contribuzione (41 e 10 mesi per le donne).