Addio smart working: cambia tutto | Lavoratori disperati in tutta Italia
Diremo addio allo smart working? Ecco tutto quello che dovete sapere sui cambiamenti che ci saranno.
La rivoluzione dello smart working è stata lanciata con la pandemia. Si tratta di una nuova filosofia manageriale che permette di lavorare anche fuori dall’azienda.
In realtà ci sono lavoratori che lavoravano da casa anche prima che la pandemia iniziasse ma appunto con l’arrivo del Covid questa modalità si è espansa ad altri settori soprattutto in quello amministrativo e di lavoro d’ufficio in generale. Il lavoro agile è un tipo di contratto che si aggiunge già a quelli esistenti.
Lo scopo è sempre quello di garantire un miglior equilibrio tra vita privata e lavoro e incrementare la produttività del dipendente. Si deve evitare anche che il lavoratore seppur da remoto non stacchi mai la spina. Quindi si devono valutare anche dei momenti in cui il lavoratore dipendente possa scollegarsi dal PC almeno per qualche momento.
Inoltre è comunque prevista una pausa proprio come quando si è in ufficio. La legge stabilisce anche la parità di trattamento quando un dipendente è in smart. A volte ma non sempre potrebbe essere previsto un rimborso spese da parte dell’azienda per chi lavora da casa per esempio le spese della corrente e le spese di connessione ad internet.
Il cambiamento dello smart working
Lavorare in smart working a quanto pare non sarà più un diritto: dal 31 marzo scadono infatti le deroghe che sono state previste durante gli anni del Covid. Chi è fragile oppure è genitore di figli under 14 non potrà più beneficiare del lavoro da casa. Dal 1 aprile infatti sarà il datore di lavoro che deciderà se continuare a praticarlo o meno.
La modalità semplificata di attivazione del lavoro agile è rimasta operativa ininterrottamente fino al 31 agosto 2022. Poi è stata prorogata più volte e con diversi ambiti di applicazione. A partire dal 1° aprile l’accordo dovrà essere necessariamente sottoscritto e andrà conservato per cinque anni ai fini della prova.
Lo smart working dopo la pandemia
Come è cambiato il lavoro dopo la pandemia? Adesso si usa lavorare sia in ufficio che da casa e le aziende sembrano essere a favore di un lavoro che si classifica come “ibrido”.
Nonostante i benefici dello smart working ci sono anche degli svantaggi come per esempio l’isolamento generale che ne deriva specialmente se si vive da soli e senza figli.