Se lavori per questa azienda il rischio di diventare disoccupato è altissimo: tutta colpa dell’IA
Sono tanti i lavoratori a rischio: colpa dell’AI che sta diventando preponderante.
Quanto consuma ChatGPT? A renderlo noto è uno studio appena pubblicato da New Yorker. Il chatbot brucia oltre 500.000 kWh in un giorno, per rispondere a circa 200 milioni di richieste inviate dagli utenti. Il fabbisogno medio di un nucleo familiare statunitense è pari a 29 kWh. Si tratta della stessa energia utilizzata da più di 17.200 famiglie d’oltreoceano.
Durante un recente intervento a Davos, Sam Altman ha sollevato la questione. “Penso che non siamo ancora consapevoli del fabbisogno energetico di questa tecnologia”. Il CEO di OpenAI ha detto: “Abbiamo bisogno della fusione nucleare o di un solare con batterie molto più economico, applicato su scala, un progetto che nessuno sta pianificando”.
L’intelligenza artificiale vi ricordiamo che è una disciplina che studia come realizzare sistemi informatici in grado di simulare il pensiero umano.
Una materia molto dibattuta tra scienziati e filosofi in quanto pone delle questioni etiche che devono essere discusse. Stephen Hawking nel 2014 ha messo in guardia riguardo ai pericoli dell’intelligenza artificiale, considerandola una minaccia per la sopravvivenza dell’umanità.
L’intelligenza artificiale mette a rischio i lavoratori
Tra le professioni che sono più a rischio a causa dell’intelligenza artificiale sono per esempio manager, consulenti, avvocati ed esperti di marketing. In generale son coloro che hanno posizioni più ad alto livello all’interno delle aziende. Certo alcune professioni sono a rischio ma non bisogna guardare l’intelligenza artificiale come a un nemico ma come a un opportunità.
Secondo gli analisti di Goldman Sachs saranno meno coinvolti i lavori che devono essere svolti all’aperto, mentre tra quelli che hanno più funzioni che possono essere svolti dall’intelligenza artificiale sono per esempio impieghi amministrativi e di ufficio (46%); ambito legale (44%); architettura e ingegneria (37%); scienze fisiche, naturali e sociali (36%); finanza e business (35%). Saranno meno coinvolti i lavori che hanno a che fare con le costruzioni e le manutenzioni.
Per specializzarsi nel campo dell’intelligenza artificiale si può scegliere come percorso di studio informatica, matematica e gestione dei dati. Ma anche percorsi di ingegneria dell’informazione e industriale e informatica e data science. I campi dell’intelligenza artificiale ormai comprendono ogni ambito di attività tra cui medicina, scienze, economia, informatica, scienze sociali o urbanistica. Potete trovare dei corsi in questo ambito in queste città: Bologna, Cagliari, Roma, Milano, Brescia, Napoli, Padova, Firenze o Palermo.