Rivoluzione 2024: la tessera sanitaria diventa a punti | E’ guerra per questa scelta
Ci sarà una rivoluzione per quanto riguarda la tessera sanitaria? Ecco che cosa sappiamo.
La Tessera Sanitaria è il documento personale che ha sostituito il tesserino plastificato del codice fiscale; viene rilasciata a tutti i cittadini aventi diritto alle prestazioni fornite dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). A partire dal 2011, la Tessera Sanitaria è sostituita dalla Tessera Sanitaria-Carta Nazionale dei Servizi (TS-CNS), dotata di microchip.
La Tessera Sanitaria-CNS è gratuita, ha normalmente validità di 6 anni o pari alla durata del permesso di soggiorno e, alla scadenza della TS, viene spedita, a cura del Ministero dell’Economia e delle Finanze, a tutti i cittadini assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale.
La Tessera Sanitaria è necessaria quando il cittadino si reca dal medico o dal pediatra, oppure quando deve ritirare un farmaco in farmacia, quando deve prenotare un esame in un laboratorio di analisi.
La Tessera Sanitaria è prodotta, automaticamente, quando la ASL comunica i dati di assistenza al Sistema TS. Ma che cosa vuol dire tessera sanitaria a punti? In palio ci sarebbero tanti “premi”.
La tessera sanitaria diventa a punti
“La spesa sanitaria rispetto al Pil sta aumentando in tutto il Paese e ci troveremo in una situazione che non si potrà gestire: una spesa sanitaria elevatissima a fronte dell’allungamento dell’età.
Occorre intervenire in campo preventivo, per garantire a tutti di vivere meglio e più a lungo”. Bisogna dunque lavorare su screening e stili di vita e per fare più screening ci sono gli obblighi e gli incentivi. “Ma l’obbligo mal si adatta alla nostra cultura”, ha detto l’assessore, spiegando l’idea dei premi a chi si fa controllare di più. “Non ci penso per niente a ritirare la proposta”, ha detto l’assessore Bertolaso, annunciando un tavolo tecnico per studiare l’idea, che sarà composto da Rosanna Tarricone (Sda Bocconi), Giovanni Corrao (Università Cattolica) e Ferruccio Resta (ex rettore del Politecnico di Milano).
“Saranno loro a dire se la tessera a punti è un’idea bizzarra o può essere una leva per aumentare la prevenzione”, ha concluso l’assessore. “Resto perplesso che una persona decida di fare uno screening perché ha la possibilità di andare alle terme”, ha replicato Paladini. Aumentare l’interesse alla prevenzione dunque diventerebbe un premio commerciale a punti? Ci sono ancora tanti dubbi a riguardo ma l’assessore a quanto pare non vuole fare marcia indietro.