Note musicali: sono dodici e non sette come hai sempre creduto | Finalmente svelato il motivo
Quante sono davvero le note musicali? Non sono più sette ma dodici. Ecco il motivo.
Quale impatto ha la musica sul nostro cervello? La musica ci fa emozionare ed è legata ad alcuni momenti felici o brutti della nostra vita. Ma quali benefici apporta? Con l’ascolto di una melodia il nostro cervello attiva i due emisferi e crea delle connessioni tra loro.
L’emisfero sinistro del nostro cervello è quello che si occupa della parte logica, del ragionamento, dei numeri, del linguaggio. L’emisfero destro, invece, gestisce le funzioni più intuitive, l’immaginazione e la creatività.
Quando ascoltiamo la musica la parte destra del nostro cervello attiva l’immaginazione e ci connette alle nostre emozioni mentre la parte sinistra più razionale darà un senso logico alle parole, alle figure e al ritmo. I benefici della musica legati all’emisfero sinistro sono tanti e sono anche legati al suonare uno strumento musicale: migliora la memoria, migliora la motricità, migliora il senso del ritmo e della coordinazione corporea.
Per quanto riguarda invece i miglioramenti o benefici che ne derivano per l’emisfero destro sono: la creatività, lo sviluppo dell’immaginazione, l’armonia. “La musica può cambiare il metabolismo, influire sull’energia muscolare, alzare o abbassare la pressione, e influenzare la digestione. La musica può aumentare la secrezione di endorfine da parte del cervello e dare una sensazione di piacere e di rilassamento”. Julius Portnoy
Le note musicali
La materia prima di ogni melodia è la scala musicale delle note che sono il fondamento o la struttura di qualsiasi brano musicale. In pratica Alle sette note “principali” che conosciamo (cinque toni e due semitoni) si aggiungono poi cinque note alterate: do diesis (re bemolle), re diesis (mi bemolle), fa diesis (sol bemolle), sol diesis (la bemolle), la diesis (si bemolle).
Se immaginiamo la tastiera di un pianoforte la porzione di tasti corrispondente a un’ottava: i tasti bianchi del pianoforte corrispondono ai toni naturali, mentre quelli neri corrispondono ai semitoni (o note alterate), per un totale di 12 tasti. Ma quando è stato introdotto un sistema musicale? Risale tra il 1400 e il 1600 un sistema musicale noto come “temperamento equabile”.
Questo sistema prevedeva la suddivisione della scala in modo che il rapporto tra le frequenze di due note consecutive fosse costante pari a 1,06. Ve lo sareste mai aspettato?