Umbero Smaila, accuse vergognose: l’attore non lascia spazio ai dubbi |Confessione da brivido
Umberto Smaila senza freni, le sue parole sono inequivocabili e precise ecco cosa ha detto e tutti i dettagli
Umberto Smaila, nato a Verona il 26 giugno 1950, è un attore, cabarettista, musicista, showman, conduttore televisivo e imprenditore italiano.
Il suo esordio risale agli anni settanta con il gruppo comico “I Gatti di Vicolo Miracoli” con i quali ha partecipato a numerosi film e programmi televisivi, dove mostra anche le sue qualità di musicista.
Dopo lo scioglimento del gruppo, ha condotto alcune trasmissioni, presentando alcuni quiz nel day-time di Canale 5 e legando la sua immagine al sex show cult Colpo grosso, trasmissione di Italia 7 che fece discutere l’opinione pubblica per alcune stagioni televisive, dal 1987 al 1992.
Dagli anni novanta ha elimanato le sue apparizioni televisive, concentrandosi sul cinema e sull’attività d’imprenditore, dedicandosi ai locali Smaila’s da lui aperti in varie parti del mondo.
Umberto Smaila e la sua richiesta
Il noto cabarettista ha parlato ai microfoni del Corriere della Sera, raccontando della sua richiesta ufficiale rivolta al presidente del Senato, La Russa, per avere la sua presenza in finale a Sanremo 2024, di modo da parlare delle foibe, lui che è nato da una famiglia di esuli fiumani.
«Ma per me questo invito fatto dal Presidente la dice lunga sul suo spirito goliardico mai tramontato», commenta Smaila al quotidiano di via Solferino. «Ma, come ho detto anche a lui, tanto non mi chiameranno mai . Lui mi ha risposto: e io lo dico lo stesso. Non mi vengono neanche i brividi all’idea perché so che non succederà. Sono un personaggio del mondo dello spettacolo. Non saprebbero nemmeno come inserirmi» ha riferito Smaila al quotidiano.
Le dichiariazioni di Umberto Smaila
Nel corso dell’intervista, il giornalista ha sollevato a Smaila il dubbio se il mancato invito potrebbe essere causato da alcune simpatie politiche, facendo chiaro riferimento all’amicizia con La Russa.
A tale domanda il musicista ha risposto: «Beh, La Russa è un mio amico, suo figlio è amico di mio figlio ed è presidente del Senato, nella sua area gravita anche la presidente del Consiglio, diciamo che forse mai come quest’anno dovrei avere una corsia preferenziale. Ma non mi pongo il problema. Di certo questa cosa mi ha un po’ travolto, mi hanno scritto tutti… essendo un personaggio pubblico dico che va bene, basta che se ne parli, come diceva Wilde». Poi aggiunge: «Ad ogni modo, l’importante è che se ne parli e se questo appello di La Russa ha contribuito a fare un po’ di rumore, penso abbia fatto bene». Da quello che emerso dalle sue parole è che a Smaila non vada a genio il Sanremo di Amedeus: «Prima il centro del Festival erano le canzoni, poi lo sono diventati i cantanti e adesso sono venuti meno anche loro, ci sono i personaggi. Io al Festival ho partecipato come autore con la canzone “È tutto un attimo” di Anna Oxa che secondo molti è una delle più belle della storia di Sanremo. Va bene così».